Presentazione del libro
La stella e la mezzaluna. Breve storia degli ebrei nei domini dell’Islām
di Vittorio Robiati Bendaud, edito da Guerini e Associati
dialogano con l’autore
Antonia Arslan
Myrna Chayo
Marian Ismail
introduce e modera Ugo Volli
saluto di Andrée Ruth Shammah
Stella di David e Mezzaluna islamica: due simboli potenti, ineludibili, dalla storia millenaria. Il nuovo libro di Vittorio Robiati Bendaud è un lungo viaggio nei rapporti tra musulmani ed ebrei nei territori islamici: un’indagine che non vuole essere soltanto una dotta – e per molti versi nuova – esposizione di una storia avvincente e sorprendente dalla Genesi agli albori del Novecento, ma piuttosto uno strumento per comprendere.
Due ricostruzioni storiche si fronteggiano circa i complessi, difficili e spesso ambigui rapporti tra ebrei e musulmani. Da un lato viene celebrata, venata da miti, la coesistenza andalusa medievale, stemperando le serie criticità che la strutturarono e attraversarono. Dall’altro esiste una ricostruzione storica alternativa, riducente il rapporto tra ebraismo e Islām soltanto a incomprensione e odio.
Vittorio Robiati Bendaud traccia un percorso alternativo, che accoglie le tante sfaccettature di un rapporto intenso eppur sofferto. Ne emerge un mosaico di lingue, popoli e religioni in cui si dipanano realtà dense e ricchissime, coronate di grandezza e splendore, ma anche sfigurate da povertà, miseria, dhimma, fanatismo e odio.
La conoscenza della storia degli ebrei nei domini dell’Islām, che è stata ‘decisiva’ per il plasmarsi dell’ebraismo che conosciamo, appare oggi più che mai urgente e necessaria, imprescindibile per illuminare la contemporaneità, altrimenti ardua da decifrare.
Vittorio Robiati Bendaud coordina il Tribunale Rabbinico del Centro-Nord Italia e da numerosi anni è impegnato nel dialogo ebraico-cristiano a livello internazionale. È stato allievo del grande studioso e rabbino Giuseppe Laras, che l’ha guidato nello studio e nell’approfondimento del pensiero ebraico. Discendente di italiani e di ebrei di Libia, è legato a entrambi i mondi. Collabora con vari giornali e riviste.